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Le parole per dire il mondo

Events | Fri, 6 June 2008 18:00
Presentata al FestArch l´edizione 2008 del Festival di Gavoi

Tra gli ospiti, Paolo Giordano, Domenico Starnone, la Mazzucco, Milena Agus e Gherardo Colombo

CAGLIARI. Festarch 2008 propone una Sardegna che promette di essere la culla di un nuovo modello di cultura. Intanto, grazie al «Festival Letterario di Gavoi», il centro della Sardegna ha saputo attirare, oltre gli appassionati, una moltitudine di turisti e persone comuni. Ieri sera ne ha presentato la quinta edizione, in programma dal 4 al 6 luglio, Marcello Fois, dinanzi ai visitatori della Manifattura Tabacchi che ospita sino a oggi la grande kermesse dell´architettura.
Quattro anni di successi e l´associazione culturale Isola delle Storie, organizzatrice della manifestazione, è appena stata premiata con il prestigioso «Premio Andersen-Il Mondo dell´Infanzia 2008» per aver saputo creare in una piccola realtà un appuntamento annuale che assume sempre maggiore rilievo e dimensioni nazionali.
Ma Gavoi non vuole essere un´isola nell´isola e non dimentica i fatti di sangue di Dina Dore: «La questione ci affiancherà - ha spiegato Fois - e abbiamo notizia di troupe televisive che verranno a fare riprese del caso di cronaca durante il festival. Per questo, prima di ogni incontro, sei attori leggeranno brani tratti da «La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico» di Antonio Pigliaru, che è un´opera dell´umanità necessaria per sapere di cosa si parla, al di là del folclore».
Sarà la musica a inaugurare il festival, la sera del 3 luglio, con il concerto del cantautore Enrico Giaretta. Il primo ´Incontro al balcone´, sarà tenuto a battesimo dalla scrittrice rivelazione Milena Agus. Tra i nomi di quest´anno, la sceneggiatrice cinematografica, teatrale e radiofonica Melania Mazzucco, l´autore napoletano Domenico Starnone e l´artista e scrittore Mauro Corona. Nello spazio ´Giustizia e società´ largo ai magistrati con Gherardo Colombo e Ferdinando Imposimato, coautore del libro sul caso Moro intitolato «Doveva Morire» insieme al giornalista e scrittore Sandro Provvisionato, anch´egli presente a Gavoi. Discuterà invece sulla normativa per il cinema il regista Antonello Grimaldi insieme al direttore del Museo del Cinema di Torino Alberto Barbera.
Luci puntate sui talenti emergenti con Paolo Giordano, fisico e scrittore esordiente con «La solitudine dei numeri primi», la giornalista Caterina Serra e l´irlandese Nick Laird, caso letterario internazionale. Ancora penne rosa con le scrittrici Veronica Raimo e Caterina Bonvicini e le straniere Anilda Ibrahimi, futura promessa di origini albanesi. «Ma non è una scelta tattica, è finalmente successo», ha assicurato Marcello Fois su un´edizione che ha come novità una grande presenza di donne.
Con l´intento di condividere storie che siano patrimonio di tutti, il Festival ripropone la collaudata formula di una sezione per gli adulti e una dedicata ai ragazzi, curata di Teresa Porcella e dell´Associazione Scioglilibro, che ha scelto come tema del 2008 il coraggio.
Il programma per i piccoli prevede incontri con gli autori, interviste e, naturalmente, letture e laboratori didattici. In calendario presenze di rilievo come Domenico Barrilà, psicoterapeuta e analista adleriano Ancora, l´insegnante, giornalista e autore di libri per ragazzi Alberto Melis e le illustratrici Emanuela Bussolati e Paola Pallottino, fondatrice del Museo dell´Illustrazione a Ferrara. Sul coraggio di fare libri si confronteranno le editrici Beatrice Masini, Francesca Archinto e Patrizia Zerbi in un dibattito con il giornalista Anselmo Roveda. Dal panorama internazionale altri grandi autori quali Uri Orlev e Zadie Smith.
Insomma, il Festival è cresciuto grazie alla sua credibilità e farà di più, cercando sponsorizzazione private, in modo che i finanziamenti pubblici siano destinati alla potenzialità che altri festival minori sembrano avere. Abbiamo chiesto al sindaco di Gavoi Salvatore Lai se la manifestazione può considerarsi un modello riuscito di turismo culturale: «Ci sono risultati molto interessanti dal punto di vista dei numeri e della qualità, ma non voglio apparire presuntuoso. Questa è comunque la strada che abbiamo scelto».

MANUELA VACCA

Fonte: La Nuova Sardegna 1/5/2008





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