Giochi di parole, personaggi e filastrocche
Press review | Il Giornale di Sardegna | Sun, 3 April 2005 La novità non sta soltanto nel clima familiare di una presentazione fatta in circolo, ma anche nel libriccino che viene presentato alla Libreria Fahrenheit 451, vetrina della CUEC e vero e proprio spazio espositivo di libri e di autori. Nel caso di Tre corsi di linguistica leggera di Salvatore Pinna (autore anche del recente La vera storia di Gigaggioga Gungù, entrambi editi dalla CUEC) trovare una definizione è davvero arduo. Anche se l´autore può vantare un curriculum notevole, questo non è per fortuna di impedimento ad una fantasia che va a briglia sciolta, anche un po´ impudentemente, e ci regala una collezione di quadri viventi- nel senso che quando non stiamo ridacchiando per un aforisma genuinamente divertente o, ancora col sorriso, ripieghiamo su una smorfia per alcune caustiche perle di verità-, allora è il momento in cui si dispiegano i personaggi. Sono probabilmente il nostro vicino di casa, ma anche il nostro miglior nemico o il nostro peggiore amico: siamo, a volte, anche noi. Il supertitolo (la definizione è di Cristina Lavinio che cura la prefazione) non deve ingannare, poichè la linguistica evocata è uno scavo nelle infinite possibilità combinatorie e associative della lingua, senza pedanterie ma con giochi di parole, nonsense e filastrocche manipolate con una padronanza che lascia stupefatti. Il trucco magico prodotto dal singolo fonema che ne sostituisce un altro ci appare chiara come se l´avessimo sempre avuta lì, davanti agli occhi; così succede, ad esempio, con il dubbio è una certezza che si accompagna ad un grande spiegamento di forse, dove il gioco di parole fra forze/forse, associato al dubbio, improvvisamente apre a nuovi significati ed insieme ci fa sorridere, il che non è poco. L´incontro con Salvatore Pinna è stato l´evento conclusivo della rassegna Paesaggi Letterari delle Librerie Cuec e Fahrenheit 451, e ha visto la partecipazione di Alessandra Menesini e Gianmario Selis, che bene interpreta lo spirito del libro affermando di averci incontrato non un personaggio, ma una folla di persone. E Tre corsi di linguistica leggera è proprio così: strutturato in due parti più un intervallo, è affollato di personaggi, situazioni, anche sentimenti come la Sofferenza: Curava molto la sua sofferenza. Dopo ogni sconfitta si laccava le ferite.
(Francesca Madrigali)
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