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Raimondo Carta Raspi

Scrittore
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Raimondo Carta Raspi (Oristano, 21 maggio 1893 – Cagliari, 1965) è stato scrittore, storico, editore ed intellettuale italiano.
Studiò scienze sociali a Firenze con Angelo Corsi e Sardus Fontana, e dopo la laurea tornò in Sardegna nel 1922, stabilendosi a Cagliari.
Negli anni successivi il fascismo coinvolse capillarmente gli ambienti culturali ed artistici isolani. Mentre le istanze di rivalutazione etnica locali, anche note come "sardismo culturale", davano vita ad un fermento senza precedenti sviluppandolo in seno al nuovo regime, Carta Raspi non aderì alla piega politica di queste tendenze ed animò una sorta di fronda letteraria che chiamò "Federazione mediterranea". Nel 1923 fondò la casa editrice Il Nuraghe e, con la collaborazione di alcuni intellettuali ed artisti come Filiberto Farci, Giovanni Antonio Mura, Filippo Addis, Pietro Casu, ed altri, creò una omonima rivista culturale (1923-1930).
La rivista, che ottenne nel 1924 il premio Merello, terminò le pubblicazioni nel 1930, avendo nel frattempo ospitato gli scritti di numerosi intellettuali non allineati con l´imperante filo-fascismo della cultura regionale.
La casa editrice operò nel recupero storiografico, redistribuendo in copia anastatica opere allora poco note ma assai importanti per la storia e la conoscenza della Sardegna. Fra gli autori pubblicati, ci furono Alberto La Marmora con "Viaggio in Sardegna", Max Leopold Wagner, Camillo Bellieni, Valery ("Voyage en Sardaigne"), ed alcuni poeti ed autori teatrali della regione. Fra le altre pubblicazioni, raccolte di saggi ed immagini (anche pittoriche) sulle tradizioni etnografiche, come ad esempio una del 1930 sugli abiti della tradizione.
Nel 1930 con "Sardegna terra di poesia - Antologia poetica dialettale sarda" realizzò una delle prime raccolte di questa vasta produzione in sardo, sino ad allora di scarsa attenzione editoriale. Va ricordato che, nel periodo, l´uso di lingue diverse da quella italiana iniziava ad essere combattuto dal fascismo, che mirava ad una unificazione nazionale anche sotto l´aspetto linguistico.
Nel 1933 Carta Raspi scrisse e pubblicò "Castelli medioevali di Sardegna", sul sistema delle fortificazioni in età giudicale.
Nel 1937 invece ripubblicò come editore il Condaghe di Santa Maria de Bonàrcado.
L´anno successivo uscì un suo studio su "Le classi sociali nella Sardegna medioevale".
Nel 1944 scrisse " Verso l´autonomia - la Sardegna dalla prima alla seconda guerra mondiale", che pubblicò sempre per Il Nuraghe, che nel frattempo era divenuta una fondazione.
Nel dopoguerra, fu vicino al Partito Sardo d´Azione di Emilio Lussu (conosciuto durante gli anni venti) e sostenne le istanze autonomistiche isolane. Nel 1946 fondò la rivista Il Shardana, che ebbe però breve vita, terminando le pubblicazioni l´anno successivo dopo solo 10 numeri.


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