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Pietro Pinna

Scrittore
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Pietro Pinna è nato a Dorgali il 16.06.1925 è morto a Cagliari il 28.08.2006. Giornalista, Pubblicista, Scrittore, Senatore della Repubblica.
Per oltre 40 anni ha collaborato con numerosi giornali, riviste specializzate italiane ed estere, con la Radio e la Televisione.
Ha pubblicato diversi volumi e numerose monografie sui problemi nodali della Sardegna.
PREMI LETTERARI
- Menzione speciale e targa d´argento con diploma dell´Associazione Culturale "Lao Silesu", di Iglesias, 1983.
- Medaglia aurata dell´operosità nell´arte e diploma del Con´siglio di Presidenza dell´Unione della Legion D´Oro, Roma (Accademia Tiberina), 1985.
- Premio della cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri e conferimento del relativo diploma, 1986.

Da "Rivista Presente e Futuro n. 19" - Dicembre 2006

Salvatore Zucca

Pietro Pinna

Pierino Pinna è stato nell´arco di quarantanni un protagonista della vita politica sarda. La sua febbrile e costante attività si è esplicata in un ampio ventaglio di ruoli, di situazioni, di stagioni della politica.

L´incontro con Pierino è stato per me determinante in relazione al mio impegno attivo in politica. In una Oristano dominata, come usava dire allora, dalla "Balena Bianca", (si scherzava, definendo Oristano la Vandea della Sardegna!), la presenza di un giovane professore di Liceo tornato da Pisa con un bagaglio di esperienze di lotte universitarie (con Sofri, Piperno, etc., anni ´62-63) convinse Pierino ad incontrarmi per propormi di partecipare al Congresso del Psiup.

Poco tempo dopo fui eletto segretario della Federazione del Psiup e, in questa veste, il rapporto di amicizia e di frequentazione (al di là della comune militanza) con Pierino è durato alcuni lustri. Ho ricordato questa fase della vita politica di Pierino non certo per parlare di me ma perché la mia conoscenza della sua attività precedente al suo arrivo ad Oristano, è frutto di continue chiacchiere e scambi di informazione tra noi.

Pierino, al pari di altri uomini della sua generazione come Ciccio Milia, Pasquale Cambosu, Carlo Sanna, Nando Zucca, è passato attraverso una tormentata trafila di militanze politiche: prima sardista, con Lussu, la cui forte e magnetica personalità attirò un gran numero di giovani delle più varie estrazioni ma tutti animati da volontà di partecipare; poi socialista, fino alla nascita del Psiup, poi Pci e Pds.

Sarebbe comunque errato e ingeneroso valutare questi passaggi della sua vita politica come forme di incoerenza o di trasformismo. No, Pierino, come tanti compagni di lotte e di militanze ha vissuto le varie confluenze in diversi partiti sempre animato dallo stesso spirito di appartenenza ad un gruppo che metteva in primo piano le fede nella lotta per il progresso a favore delle classi subalterne e per l´autonomia.

Lo conferma inconfutabilmente un dato di fatto: in Sardegna all´interno del Psi la componente di sinistra era largamente maggioritaria eppure un folto gruppo di compagni, tra i quali Pierino Pinna, scelse la strada del Psiup lasciando il certo per l´incerto, rinunciando a posizioni di rilievo e a prospettive di carriere in nome di una scelta sofferta e convinta.

A sostanziare di forti riferimenti sociali l´attività politica e parlamentare di Pierino è stata certamente la sua precedente attività sindacale in quella che è stata la fucina di tanti uomini politici: la Carbonia dei minatori, degli scioperi, delle dure lotte. Mi raccontava - con quel suo fare molto propenso all´umorismo - che in un incontro da sindacalista con un saccente funzionario che abusava della sua cultura usando termini aulici con evidente spirito di superiorità, egli replicò dicendogli: "Lei sa tante cose ma cosa ne capisce della bricchettazione del carbone?".

Pierino era autodidatta e mi diceva sempre, citando in romanesco una frase di Giuseppe Di Vittorio "Quante´è bella la cultura!". In tante improvvisate modeste e simpatiche cene post-riunione di sezione, a casa di qualche compagno di Mogoro o di Samugheo si scherzava e Pierino ricordava frasi di comizi celebri - o per un verso o per l´altro - come quella di Renzo Laconi che, di fronte a persiane chiuse dietro le quali molti volevano ascoltare il comizio non visti, esordiva dicendo: "Inverecondi cittadini di ... che chiudete le finestre alla voce del popolo etc. etc.", o di un compagno (del cui nome "tacer più che parlar fia cosa onesta") malamente acculturato il quale concludeva il suo comizio "e se non fosse per quell´energumeno, taumaturgo, di Carlo Marx, voi tutti sareste sotto la luce delle tenebre ...!". Anche i comizi di Pierino erano appassionanti e gridati con foga, come era consuetudine allora, e contenevano sempre qualche battuta o definizione umoristica come quando a Cabras definì un signore - sempre candidato e mai eletto alla Regione o al Parlamento - field, maresciallo delle trombature elettorali ricevendone la risposta "ma fosteti puru est assumancu tenenti generali!".

Era impressionante la capacità di Pierino di essere sempre presente nella più disparata varietà di lotte e di problematiche: dalla annosa battaglia dei pescatori di Cabras all´organizzazione dei pastori nell´Arpas, dalle proteste degli allevatori lussurgesi per la difesa dell´acqua, alle rivendicazioni degli assegnatari dell´Etfas, dalle manifestazioni per l´istituzione della Provincia di Oristano (da parlamentare fu, insieme a Lucio Abis, presentatore del progetto di legge) alle manifestazioni degli studenti pendolari.

Ha avuto, Pierino, riconoscimenti e benemerenze anche come pubblicista e scrittore, in particolare dalla Associazione Lao Silesu di Iglesias e dalla Accademia Tiberina di Roma.

Una personalità così vulcanica non poteva, ovviamente, diventare un "normale pensionato" della politica; infatti, continuò fino all´ultimo a partecipare ad incontri, dibattiti, manifestazioni e ricoprì importanti incarichi nell´Associazione degli ex consiglieri regionali.

Un esempio di uomo politico che non si è mai risparmiato per il bene comune.

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Pietro Pinna è morto, dopo una breve malattia, a Cagliari il 28 agosto scorso. Nell´Associazione tra gli ex consiglieri regionali della Sardegna è stato vice presidente dal 1985 al 1992, segretario dal 1992 al 2005 e dal 2005 componente del collegio dei Probiviri. Nato a Dorgali, dirigente sindacale, pubblicista e scrittore, ha partecipato alla guerra di liberazione, è stato insignito del diploma di onore di "combattente per la libertà" e del Certificat of Merit, firmato dal generale Alexander nel settembre 1945 ed è stato segretario provinciale dell´Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italia Antifascisti di Cagliari.

È stato consigliere comunale di Oristano e di Cabras. È stato eletto nella lista del Psi consigliere regionale nella IV (1961-1965) e nella VI legislatura (1969-1972) per il Psiup. È stato vice segretario della Commissione consiliare permanente Autonomia e vice segretario e componente della Commissione permanente Finanze e Bilancio.

Nella VI, VII e VIII Legislatura (1972-1983) è stato eletto nella lista del Pci Senatore della Repubblica nel Collegio di Oristano. In sede parlamentare, è stato assegnato alla Commissione Finanze e Tesoro e alla Commissione Difesa. Ha fatto parte di numerose Commissioni Interparlamentari, presiedendo quella sulle tariffe doganali.

Ha pubblicato numerose monografie e volumi sui problemi della Sardegna: La Sardegna e la questione agraria (1983); Scritti politici, 3 volumi (1983-1985); Un impegno di lotta (temi del dibattito politico) (1986); L´Autonomia si tinge di speranza (1993).
Ha ricevuto diversi premi letterari quali: Menzione speciale, targa d´argento e diploma dell´Associazione culturale "Lao Silesu", Iglesias, 1983;

Medaglia aurata dell´operosità nell´arte dell´Unione Legion d´Oro (Accademia Tiberina), Roma, 1985; Premio nazionale della cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 1985; Premio speciale per il XXVIII "Premio Iglesias" dell´Associazione culturale "Lao Silesu", 1990; Premio nazionale della cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, "per l´attività culturale svolta nell´area saggistica" 1991; Medaglia d´oro del Presidente del Consiglio regionale per la Saggistica, XXX Premio Iglesias. Associazione culturale "Lao Silesu", 1993.

Inoltre, per l´intensa attività nel campo in cui ha operato, è stato associato nel 1976 all´Accademia Tiberina - Roma, ed è stato chiamato nel 1981 a far parte, in qualità di socio ordinario, dell´Isle (Istituto per la documentazione e gli Studi legislativi - Roma).

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Bibliografia

- LA SARDEGNA E LA QUESTIONE AGRARIA Edizioni Della Torre, Cagliari, 1983
- SCRITTI POLITICI (Quaranta anni di battaglie politiche) I vol. Editrice S´Alvure, Oristano, 1983
- SCRITTI POLITICI (Le servitù militari, norme di principio sulla disciplina, la droga nelle caserme) II vol. Editrice S´Alvure, Oristano, 1983
- L´ALTRA SARDEGNA (IIIa edizione ampliata e corredata da un ampio servizio fotografico, Editrice S´Alvure, Oristano, 1984
- SCRITTI POLITICI Un impegno di lotta. Politica ed economia (Borsa Valori, Fondi comuni di investimento, Società per Azioni, Bilanci della Regione e dello Stato, Anagrafe Tributaria, ecc.) Editrice S´Alvure, Oristano 1985.
- UN IMPEGNO DI LOTTA (Temi del dibattito politico), Editrice S´Alvure, Oristano, 1986.
- L´AUTONOMIA SI TINGE DI SPERANZA, Editrice S´Alvure, Oristano 1993.

Titoli in archivio

Titoli in archivio  
  La Sardegna e la questione agraria
  L´autonomia si tinge di speranza
  Un impegno di lotta
  L´altra Sardegna

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